I torti arbitrali spesso incidono nell’economia di un campionato di calcio. Torti arbitrali, come quello che ha subito ieri sera il Catania a Catanzaro, pesano come macigni. Proprio nel momento migliore del Catania, al 20esimo del primo tempo, l’arbitro Di Graci lascia tutti perplessi assegnando un rigore contro il Catania su un fallo di mano di Calapai. Tuttavia il fallo di mano, come ben evidenziato anche dalla telecamere, avviene oltre un metro al di fuori dell’area di rigore. Un rigore poi messo a segno da Carlini che condanna il Catania al pareggio. Ma non è l’unico errore grave dell’arbitro Di Graci che al 64esimo, non sanziona con il cartellino rosso, un brutto fallo di Carlini che manda Greco in ospedale. Una partita che ci regala, comunque, un bel Catania tutto grinta e cuore. Un Catania che non sfigura assolutamente davanti ad una delle pretendenti alla vittoria finale. Anzi, forse se c’è una squadra che avrebbe meritato la vittoria è proprio il Catania. Una squadra ben assortita, quella vista al Ceravolo di Catanzaro dove l’esperienza dei senatori si mescola alla grinta e all’entusiasmo dei giovani. Una prestazione da incorniciare che dimostra che gli etnei daranno filo da torcere a tutti. Certo è ancora presto per capire dove può arrivare la squadra allenata da Baldini ma, di certo, non è una squadra che giocherà per la salvezza. In squadra ci sono tanti elementi validi come Russini, Greco, Moro ed Ercolani che insieme ai vari Calapai, Maldonado, Piccolo, Russotto farebbero le fortune di tante squadre. Sicuramente il Catania visto contro Bari e Catanzaro ha ottenuto molto meno di quello che meritava, dimostrando ampiamente di potersela giocare a viso aperto con tutte.