Abbiamo esaurito quasi tutti gli aggettivi per definire questi ragazzi che, nonostante i gravi problemi societari e il mancato pagamento degli stipendi, stanno letteralmente dando l’anima. Anche a Campobasso, in un campo ai limiti dell’impraticabilità, sono riusciti ad ottenere il massimo e per poco non riuscivano nell’impresa. Una squadra che, con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, sta tenendo alto il morale dei tifosi. Una situazione inverosimile con la squadra di Baldini che diverte e fa sognare i tifosi, ma deve fare i conti con una situazione societaria a dir poco imbarazzante. Come nel pantano del terreno di gioco di Campobasso, l’acqua sembra inghiottire e arrestare l’entusiasmo dei tifosi. In campo c’è il solito Catania, tutto anima e cuore, con tutti i suoi limiti che i tifosi hanno imparato a conoscere. Un attacco esplosivo e dirompente, accompagnato da un centrocampo granitico che devono fare il paio con una difesa colabrodo. La squadra fa sognare la città con prestazioni epiche ma, di contro, c’è il concreto rischio che tra qualche giorno il giocattolo si possa rompere definitivamente. Tra qualche giorno i gol di Moro, le incursioni di Russini e Ceccarelli, le giocate di greco, rischiano di diventare un ricordo. Il futuro della squadra etnea è legato ad un sottilissimo filo che è lì per spezzarsi da un momento all’altro. I proclami e le promesse non fanno più effetto, il tempo sta scivolando via inesorabilmente. Comunque andrà a finire, onore a questi ragazzi che hanno sudato la maglia e ci hanno riportato alla mente un calcio d’altri tempi, un calcio romantico che ahinoi non fa più parte dei nostri giorni.