Ennesima beffa per il Catania di Francesco Baldini che, allo Jacovone di Taranto, incassa il gol della sconfitta nei minuti di recupero. Una scena già vista in questa stagione che ha fatto infuriare i tifosi catanesi. Inutile negarlo gli etnei hanno lasciato il terreno di gioco col capo chino. Una partita balorda il cui esito è difficile da digerire. Il Catania avrebbe anche potuta vincerla questa partita ma, talvolta, il Dio del pallone è impietoso. Se dobbiamo essere obiettivi il Catania ha interpretato bene l’incontro pur trovandosi un avversario tosto che fa dell’agonismo il suo credo. Il Catania sotto di due gol, nel primo quarto d’ora della ripresa, trova l’energia e la forza di rimontare. Il primo squillo è di Leon Sipos che torna al gol e lo fa con tutta la sua rabbia. Poi arriva il pareggio del solito Moro implacabile anche dagli undici metri. Il Catania, comunque, anche oggi dimostra di essere bello dal centrocampo in su, dimostrando di valere il primato nella classifica degli attacchi più prolifici della serie C. Il problema è invece rappresentato dalla difesa una delle più perforate del campionato. Il Catania ha una media di gol subiti veramente altissima. Pur cambiando gli interpreti il risultato è sempre lo stesso. Oggi Claiton schierato al posto di Ercolani non è riuscito a salvare il risultato. Insomma, la difesa è il punto debole di questa squadra e gli avversari ormai lo sanno. Anche il peggiore attaccante avversario si esalta contro i difensori del Catania. Oggi i problemi del Catania sono altri, c’è in ballo la sopravvivenza della squadra. Nella ben augurata ipotesi che i problemi societari dovessero risolversi, sarà opportuno a gennaio intervenire sulla difesa. Prendiamo atto dei pregi e dei difetti della squadra etnea e navighiamo a vista.