Il consiglio comunale di San Giovanni La Punta con i voti dei consiglieri di maggioranza ha approvato, qualche giorno fa, il Pef (piano economico finanziario) con la relativa determinazione delle tariffe tari per l’anno 2023. Un esito della votazione che penalizza fortemente i residenti puntesi che troveranno presto, nelle loro buche delle lettere, una tari con un costo maggiorato del trenta percento rispetto allo scorso anno. Un aumento che si aggiunge a quello di undici percento del 2022, pari ad un incremento complessivo del 41 percento rispetto al 2021.
‹‹Siamo senza parole, mentre nei comuni dell’Hinterland si è fatto di tutto per diminuire il costo della Tari, a San Giovanni La Punta l’amministrazione comunale ha pensato bene di scaricare sulle tasche dei cittadini le colpe di una cattiva gestione del ciclo dei rifiuti. – ha spiegato Patrick Battipaglia, portavoce del Comitato Civico San Giovanni La Punta Migliore e Coordinatore regionale del Partito Animalista Italiano – L’aumento della Tari votato dalla maggioranza consiliare, che inevitabilmente inciderà sui conti delle famiglie, è da ritenersi sconsiderato. In una congiuntura economica difficile come quella che stiamo vivendo è assurdo presentare ai cittadini un aumento delle tassa sui rifiuti pari al trenta per cento che, oltretutto, si va a sommare a quello dell’undici percento dello scorso anno. Da tempo come Partito Animalista Italiano – prosegue Patrick Battipaglia – segnaliamo la presenza di discariche abusive sul territorio comunale. Un aumento, quindi, frutto di una gestione poco oculata della raccolta differenziata. Un incremento dei costi della Tari che inevitabilmente andrà a colpire quei cittadini virtuosi che da anni fanno la differenziata rispettando le regole. Anziché interpellare esperti della differenziata trasformando i rifiuti in risorse, si è cercata la via più breve aggredendo le tasche dei puntesi. L’immobilismo dell’amministrazione comunale nella lotta alle discariche abusive che oggi imperversano sul territorio si fa pagare indistintamente alla cittadinanza. Ci chiediamo – conclude Patrick Battipaglia – che fine abbiano hanno fatto i sistemi di videosorveglianza di cui parlava anni fa il sindaco Bellia? Cosa si è fatto negli ultimi anni per aumentare la quota della raccolta differenziata? Cosa è stato fatto per scovare gli evasori? Tutte domande alle quali il sindaco Bellia, che ricopre anche il ruolo di assessore all’ambiente, dovrà dare delle risposte››.