Cultura che crea identità e nuova proposta per divulgare l’Etna e il mondo delle terre vive. Al termine di tre giornate intensissime non si è ancora spenta l’eco del Festival Vulcani, organizzato dalla Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’Etna.
Il Festival – ideato e diretto da Giuseppe Riggio, giornalista e scrittore -, ha voluto ricordare l’importanza di “coltivare l’identità degli etnei quali abitanti di una terra viva e speciale, dialogando nel frattempo con i turisti che potranno considerare il Festival un’occasione di viaggio”.
Il presidente della Fondazione Trecastagni, Giovanni Barbagallo, ha inoltre sottolineato la necessità di “creare bellezza in un momento in cui ne abbiamo tutti veramente bisogno e di aprire alla fruizione luoghi, come il Collegio Immacolata di Trecastagni, che in questa occasione è stato letteralmente scoperto da centinaia di visitatori dell’evento”.
La manifestazione ha fra l’altro subito aperto una finestra internazionale con la presenza di Luca D’Auria, responsabile del servizio vulcanologico delle isole Canarie, venuto appositamente per raccontare l’eruzione avvenuta a La Palma nel 2021.
Un festival frequentatissimo in tutte le tre giornate e ricco di contributi, che ha offerto la scoperta del personaggio Santo Scalia, competente divulgatore etneo, l’affascinante percorso intellettuale proposto dal prof. Carmelo Ferlito, le immagini ammalianti di Giuseppe Distefano. Ma anche il contributo del direttore dell’INGV di Catania, Stefano Branca, che ha anticipato alcuni contenuti di una pubblicazione che sarà dedicata all’eruzione del 1971, con un intervento anche di Giuseppe Riggio, direttore del Festival.
L’ultima serata del Festival ha visto coinvolti il prof. Marco Viccaro dell’Università di Catania con Sergio Mangiameli e il dottor Boris Behncke dell’INGV di Catania, ma vi è stato anche un applauditissimo intervento teatrale di Tiziana Giletto che ha messo in scena il suo “Mongibella, una storia vulcanica”, un cuntu interpretato con coinvolgente bravura. E inoltre sono intervenuti con una seminario Giuseppe Priolo presidente della Commissione centrale speleologia del CAI e Timoteo Colnaghi, il coro della Sezione CAI di Acireale che ha reso fra l’altro omaggio ad un proprio socio recentemente scomparso e Silvana Licciardello, brava fotografa che ha raccontato un viaggio sul vulcano Erta Ale.
Non sono mancati al Festival spazi dedicati ai ragazzi , grazie al laboratorio basato sulla tecnica del collage
curato da Santo PAPPALARDO e l’apprezzatissima palestra artificiale di arrampicata messa a disposizione della sezione CAI PEDARA.
Negli spazi espositivi presenti la mostra curata da ACAF Catania, l’opera pittorica di Giusy Mirendi, le immagini di Emilio Messina e le foto storiche messe a disposizione da Pro Loco Milo.
Il Festival è stato organizzato con il contributo della Regione Siciliana, Assessorato Turismo e della presidenza dell’Assemblea regionale sicilana. Sponsor principali Cantine Nicosia, Associazione ETNAVIVA, FederEscursionismo Sicilia, guida naturalistiche. Patrocinio da parte del Comune di Trecastagni, INGV, Club alpino italiano.