Un Catania senza mordente perde in trasferta contro la Turris. Una sconfitta davvero amara maturata contro una diretta concorrente alla salvezza. Il Catania, guidato da Michele Zeoli, dopo le ultime prestazioni imbarazzanti, non può che guardare alla salvezza. Mano alla classifica la partita contro la Turris andava vista come un crocevia, la partita della svolta, ma così non è stato.
I giocatori del Catania sono sembrati sin dall’inizio molli e privi di personalità. Una condizione davvero grave per giocatori che, fino a qualche mese fa, giocavano in categorie superiori. Giocatori come Celli, Kontek Chiricò, Ndoj e Cicerelli che, ai piedi dell’Etna, avrebbero dovuto fare la differenza, anche sul campo della Turris hanno deluso non dimostrando affatto la fama che li accompagna. Giocatori che sulla carta sono di livello superiore ma che, a Catania, stanno giocando al di sotto delle loro potenzialità.
Un problema serio che adesso, dopo la sconfitta con la Turris, rischia di mettere nei guai il Catania compromettendone l’intera stagione. Quale sia la soluzione per rimediare ad una stagione fallimentare non la si conosce, soprattutto, sembrano non conoscerla nemmeno in società. Anche oggi la prestazione dei rossazzurri è stata imbarazzante. Un primo tempo pessimo regalato praticamente agli avversari con due gol subiti sempre a causa dei soliti svarioni difensivi. Secondo tempo meglio ma, probabilmente, anche per via dell’uomo in più per gli etnei. La Turris perde Crocetta al 12esimo del secondo tempo, espulso per doppia ammonizione.
Una nota positiva il gol che permette al Catania di accorciare le distanze al 12esimo del secondo tempo. Pietro Cianci la mette dentro di testa su cross al pennello di Diego Peralta. Proprio Peralta è uno dei pochi interpreti rossazzurri che si salva in un giorno catastrofico. Adesso il Catania deve cominciare a preoccuparsi dal momento che il vantaggio sulla zona play out è al di sotto di 3 punti, con lo stessa Turris che incalza da vicino il Catania. (Photo da pagina Facebook Catania FC