<<La sugar tax affossa le imprese. Il governo abolisca questa tassa iniqua>>. Lo ha detto a chiare lettere Cristina Busi, Presidente di Confindustria Catania.
<<Dopo nemmeno 24 ore dalla mia nomina a presidente di Confindustria Catania e dopo aver appreso dal ministro Fitto che ci sono pochi margini di trattativa con Bruxelles rispetto ad una proroga della decontribuzione Sud, per le imprese arriva anche il macigno sugar tax, una tassa iniqua, contro la quale lavoriamo da ben 11 anni, che avrà un impatto devastante su ampi settori dell’economia>>. E’ quanto afferma Cristina Busi, neo eletta presidente di Confindustria Catania e vicepresidente con delega alle piccole e medie imprese di Assobibe, riguardo la tassazione sulle bevande analcoliche che con un emendamento inserito a sorpresa dal governo nel decreto legge Superbonus dovrebbe entrare in vigore dal primo luglio. <<Abbiamo sempre collaborato e accettato tutte le richieste dell’attuale governo – prosegue Busi – pur di addivenire a soluzioni condivise ed evitare quella che per il settore bevande sarebbe una vera catastrofe da Bolzano a Pozzallo. I danni derivanti dall’introduzione della sugar tax sono enormi: contrazione dei volumi e quindi delle entrate fiscali per lo Stato, licenziamenti, drastica diminuzione della vendita di tutti gli agrumi del Sud e quindi vantaggi economici per la concorrenza estera dove la tassa non è dovuta. Pesanti sarebbero le conseguenze per tutta la nostra filiera agricola e gli agricoltori, già profondamente danneggiati da regole europee soffocanti. Chiediamo per questo al governo di individuare subito soluzioni che portino all’immediato rinvio della tassa per arrivare poi ad una sua definitiva cancellazione>>.