Dimissioni e due nuovi ingressi nel gruppo “indipendente” nel consiglio comunale di Valverde che, di fatto, non ha più una maggioranza.
Dopo una lunga riflessione, infatti, Salvatore Raciti ha rassegnato le dimissioni da assessore della giunta Caggegi a causa delle “numerose difficoltà riscontrate nello svolgimento delle funzioni”. Nello stesso tempo, lo stesso Raciti, si è dichiarato indipendente rispetto al gruppo ‘Valverde nel cuore’.
“Le scelte coerenti- dichiara Salvatore Raciti – sono sempre quelle necessarie: prese per non tradire la fiducia di chi, fino ad oggi, mi ha portato a ricoprire il doppio ruolo di Consigliere eletto e di Assessore nominato. Le motivazioni che mi hanno portato a rassegnare le dimissioni dal ruolo di assessore sono le stesse che mi spingono a dare maggiore impegno ed a prestare maggiore attenzione nel ruolo di consigliere comunale Indipendente. Nessuno, infatti, può compromettere e deviare gli oltre 400 consensi che mi hanno spinto a prendere le distanze dalla giunta e più in generale dall’amministrazione Caggegi. Nel dichiararmi indipendente, tuttavia, vorrei che sia chiaro che l’agire in scienza e coscienza per il bene del nostro Comune, per il bene di Valverde, è quanto di più “Onorevole” mi sia capitato; e che essere rappresentativo di 400 e più persone è un orgoglio ancor più grande rispetto a quello di scendere a compromessi per mantenere l’equilibrio con chi ha deciso, ormai da tempo, di tradire l’entusiasmo mio e di tutta la comunità che rappresento”.
Stesso percorso e dichiarazioni di indipendenza dal gruppo ‘Valverde nel cuore’ in consiglio comunale anche per la consigliera Adele Barbagallo.
“La dichiarazione di indipendenza – spiega Adele Barbagallo – non pregiudica in alcuna maniera il mio ruolo di Vice Presidente del Consiglio non trattandosi, ovviamente, di un incarico fiduciario, ma di una carica elettiva scelta tra i colleghi componenti questo civico consesso. Mantenere la carica che mi pregio di ricoprire e, contestualmente, perseguire il mio ideale di libertà e trasparenza per chi ha creduto in me, nel mio progetto personale prima ancora che politico, è un gesto di grande responsabilità istituzionale a cui non posso mancare. Precisato come l’onore di ricoprire questo ruolo non pregiudichi la mia coerenza, è doveroso ammettere come da un po’ di tempo a questa parte sia venuta meno, per quel che mi riguarda, la compattezza di gruppo e lo spirito di rivoluzione pacifica di Valverde. Non posso, pertanto, in coscienza, continuare sul solco dell’indifferenza preferendo la più coraggiosa strada dell’indipendenza e del coraggio delle mie idee”.