Azione incisiva delle “gazzelle” del nucleo radiomobile dei carabinieri a Catania. In particolare, l’acume investigativo dei militari, ha fatto sì che un furto di capi pregiati si trasformasse in un importante risultato operativo a favore della giustizia.
Precisamente, l’altro pomeriggio, la pattuglia dell’Arma stava perlustrando i parcheggi di un noto centro commerciale, al fine di prevenire furti su o di autovetture.
I militari, infatti, oltre a controllare che non vi fossero malintenzionati in giro tra le auto, hanno osservato, anche i movimenti dei vari avventori che man mano uscivano dalla galleria commerciale poiché, tra questi, è sempre possibile che si nasconda un malfattore.
In effetti così è stato, perché la loro attenzione è stata immediatamente attratta da un uomo che, malgrado la temperatura esterna assai calda, usciva dal centro indossando pesante un giubbotto.
L’anomalo abbigliamento non è sfuggito ai Carabinieri che hanno subito arrestato la marcia per cercare raggiungere lo strano soggetto.
Intuito che l’attenzione dei militari dell’Arma era rivolta a lui, il malfattore, poi identificato in un 45enne catanese già noto alle forze dell’ordine, ha subito accelerato il passo in direzione della propria auto ove saliva, peraltro, senza togliere il pesante capo d’abbigliamento invernale.
Gli investigatori, pertanto, hanno subito raggiunto l’auto e dopo averla bloccata, hanno proceduto a controllare l’uomo ed il mezzo scoprendo che, all’interno dell’abitacolo, vi erano altri 3 giubbotti tutti con le etichette.
Immediato l’accertamento da parte degli operanti all’interno del multi store, dove hanno scoperto che tutti i capi erano stai asportati, poco prima da un negozio di abbigliamento. Il soggetto, alla richiesta di spiegazioni, ha preferito non spiegare quel suo improvviso “colpo di freddo”.
Fatte le verifiche del caso, i capi d’abbigliamento, per un valore di alcune centinaia di euro, sono stati poi restituiti al direttore del negozio, mentre il ladro è stato condotto presso gli uffici dell’Arma a San Giuseppe la Rena, dove è stato denunciato a piede libero per il reato di ricettazione.