Grande successo per il Med Move il Salone dei trasporti e della logistica mediterranea

Sta riscuotendo grande successo il Med Move, Salone dei trasporti e della logistica mediterranea, evento di riferimento nel Sud Europa per l’autotrasporto e la logistica. Dall’4 all’6 Ottobre presso il SiciliaFiera di Misterbianco i protagonisti del settore stanno animando gli spazi espositivi per confrontarsi sulle strategie in atto e sugli strumenti a disposizione per affrontare le sfide che li attendono.

Il quartiere fieristico si è trasformato in un hub di riferimento per il mediterraneo per la mobilità ed i trasporti con eventi dedicati a mezzi, soluzioni, politiche e tecnologie per un sistema di mobilità efficiente e sostenibile.

Negli stand e nelle sale dei convegni si parla principalmente delle sfide che stanno impegnando il settore: decarbonizzazione, sicurezza e digitalizzazione, ma anche tematiche legate al PNRR, al Ponte sullo Stretto di Messina, allo sviluppo delle infrastrutture nel mezzogiorno d’Italia e alla ZES Unica. Una importante vetrina per i prodotti più nuovi, i mezzi più innovativi, le tecnologie, i servizi, ma anche un momento di riflessione, aggiornamento professionale, networking e confronto con le istituzioni.

Recenti studi condotti dalla SVIMEZ hanno certificato nel 2023, la crescita del PIL delle regioni meridionali è stata superiore a quella delle altre macro-aree: +1,3% contro +1% del Nord-Ovest, +0.9% del Nord-Est e +0,4% del Centro. Il Sud non cresceva più del resto del Paese dal 2015 (+1,4% contro il +0,6% del Centro-Nord).
Altrettanto favorevole al Sud si è mostrata la dinamica occupazionale. Gli occupati nel Mezzogiorno sono aumentati del +2,6% su base annua, più che nelle altre macro-aree e a fronte di una media nazionale del +1,8%.

Questi dati supportano le attività espositive condotte da Expò Mediterraneo e rendono ancora più appetibili le occasioni di incontro e networking promossi sul territorio.

“Sulla crescita del PIL del Mezzogiorno ha inciso in maniera rilevante l’avanzamento degli investimenti pubblici cresciuti, nel 2023, del 16,8% al Sud, contro il +7,2% del Centro-Nord” dichiara il presidente di Expò Mediterraneo Rosario Alfino.

Nel complesso delle regioni meridionali gli investimenti in opere pubbliche sono cresciuti da 8,7 a 13 miliardi tra il 2022 e il 2023 (+50,1% contro il +37,6% nel Centro-Nord). Una dinamica sulla quale dovrebbe aver inciso significativamente il progressivo avanzamento degli investimenti del PNRR e l’accelerazione della spesa dei fondi europei della coesione in fase di chiusura del ciclo di programmazione 2014-2020”.

Inoltre altre misure ed incentivi stimolano economicamente il territorio e lo sviluppo imprenditoriale, su tutti il prolungamento della Decontribuzione Sud fino al 31 dicembre 2024 e la ZES Unica.

Decontribuzione Sud consiste in uno sgrazio sui contributi previdenziali dei dipendenti, pari al 30% sugli oneri a carico del datore di lavoro, con un massimale fino a 2 milioni di euro, fonte vitale per dare spinta alla crescita occupazionale.

Mentre l’istituzione e la partenza della Zona economica speciale per il Mezzogiorno – Zes unica (c.d. “ZES unica”) zona delimitata del territorio dello Stato in cui le imprese, sia quelle già operanti che quelle che si insedieranno, possono godere di condizioni speciali per quanto riguarda gli investimenti e lo sviluppo d’impresa, proiettano il mezzogiorno in un periodo florido e ricco di investimenti e crescita occupazionale.

In tutto questo Med Move si candida a diventare punto di riferimento e hub per il Sud Europa con riferimento ai trasporti ed alla logistica senza trascurare il mediterraneo ma costruendo ponti verso l’Africa e l’Asia.

Med Move ha attirato in questi giorni a Catania stakeholder e numerosi rappresentanti istituzionali per discutere di innovazione, potenzialità ed esigenze del mondo dell’autotrasporto e della logistica.

Med Move si conferma punto di riferimento per un settore che ha ormai piena consapevolezza del proprio ruolo strategico per la società e per il Sistema Paese, perché da esso dipende l’efficienza della catena di approvvigionamento di comparti chiave per l’economia.

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