Operazione Molosso, sgominata piazza di spaccio nel quartiere San Cristoforo

Su delega della Procura distrettuale di Catania della Repubblica di Catania (direzione distrettuale antimafia) e della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, che hanno coordinato congiuntamente le indagini, i militari del Comando provinciale carabinieri di Catania, supportati dal nucleo cinofili di Nicolosi e dalla compagnia d’intervento Operativo C.I.O. del XII Reggimento Sicilia, hanno dato esecuzione ad ordinanze applicative di misure cautelare in carcere e in IPM emesse dai giudici per le indagini preliminari presso il Tribunale di Catania ordinario e presso il Tribunale per i minorenni di Catania nei confronti, complessivamente di 18 persone.

I 18, tra cui 5 minorenni, sono indagati per “associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e acquisto detenzione, ai fini di spaccio e cessione di sostanze stupefacenti”.

L’operazione denominata “molosso” ha consentito di disarticolare un sodalizio criminale che avrebbe gestito una “piazza di spaccio”, allestita in una palazzina popolare nel quartiere “San Cristoforo”, che avrebbe garantito un importante fonte di reddito per la criminalità organizzata.

L’indagine trar origine da un servizio di osservazione durante il quale i carabinieri avevano accertato un continuo viavai di giovani che, rapidamente entravano e uscivano da un appartamento di via Salvatore di Giacomo. Dopo aver deciso di fermare e controllare due di essi, constatando che avevano acquistato marijuana, i carabinieri hanno fatto irruzione nell’edificio, arrestando 5 persone e sequestrando la droga, materiale per il confezionamento e un impianto di videosorveglianza collegato ad un maxischermo utilizzato per monitorare gli accessi dei clienti ed eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine.

Il nome dell’operazione “Molosso” è stato concepito proprio durante tale intervento, poiché nell’appartamento è stato trovato anche un cucciolo di rottweiler che gli indagati, sulla base degli elementi investigatori raccolti, avrebbero allevato per utilizzarlo come cane da guardia. Il cagnolino che, nella circostanza è stato chiamato Dante, è stato poi affidato al personale veterinario dell’Asp e in seguito adottato da una famiglia catanese.

Nonostante gli arresti in flagranza, tuttavia, veniva accertata l’immediata riapertura della “piazza di spaccio” che veniva posta sotto monitoraggio continuo a mezzo di telecamere.

Secondo l’ipotesi accusatoria i 18 indagati (13 maggiorenni e 5 minorenni) che avrebbero fatto parte dell’associazione dedita allo spaccio, erano organizzati in modo “imprenditoriale”, con compiti precisi di vedette, cassieri e pusher e con precisi turni ed orari di lavoro.

La base operativa del sodalizio sarebbe stata proprio l’appartamento di via Salvatore Di Giacomo, che era stato modificato con l’aggiunta di due porte blindate, una delle quali – quella esterna – aveva anche una finestrella per lo scambio droga/ denaro, in modo da non dover accedere nell’abitazione per l’acquisto. Gli indagati, si sarebbero avvalsi anche di un articolato sistema di videosorveglianza, dotato di telecamere posizionate su tutto il perimetro dello stabile, oltre che all’ingresso, che rilanciavano le immagini su di maxischermo installato in una stanza della casa.

Gli investigatori hanno anche appurato come, in seguito al primo arresto, il gruppo criminale avesse modificato il modus operandi per evitare di subire ingenti sequestri, stoccando la droga anche in altre abitazioni del quartiere considerate “sicure”, e trasportandola secondo necessità, in quantità ridotte, mediante veicolio appositamente noleggiati.

I Carabinieri hanno stimato che l’attività illecita, che aveva orari di apertura ben definiti, ovvero dalle 09:00 del mattino fino alle 03:00 della notte, avrebbe prodotto un giro d’affari di migliaia di euro, più esattamente di un importo complessivo di circa 162.000 euro nei mesi in cui è stata monitorata. Per tale ragione la DDA di Catania ha emesso un decreto di sequestro per l’equivalente sui beni degli indagati.

Nel corso delle indagini, infine, è stato possibile arrestare in flagranza complessivamente 14 persone, deferirne 4 in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio e traffico di stupefacenti, segnalati alla Prefettura 62 acquirenti, (di cui 8 minorenni), nonché sequestrare complessivamente gr. 23 di crack, kg 1,2 di marijuana.

MAGGIORENNI DESTINATI DELLA MISURA DELLA CUSTODIA IN CARCERE

  1. CONDORELLI Salvatore, nato a Catania il 09.09.1988
  2. RUSSO Massimiliano Claudio, nato a Catania il 17.03.2000
  3. LICANDRO Alessio, nato a Catania il 03.05.2002
  4. ONESTO Carmine, nato a Catania il 12.09.2002
  5. MUNZONE Giovanni, nato a Catania il 29.11.1981
  6. CIRAUDO Giuseppe, nato a Catania il 28.02.2002
  7. LA ROSA Francesco, nato a Catania 29.10.1993
  8. MIRAGLIA Michele, nato ad Abano Terme il 14.03.2005
  9. AVERSA Nicodemo, nato a Padova il 10.06.1996
  10. PATANÉ Francesco, nato a Catania 1’11.05.2004
  11. SALAMANCA Simone, nato a Catania il 23.01.2002
  12. SCUDERI Gioele, nato a Catania il 10.09.2000
  13. GAMBERO Giuseppe, nato a Catania il 13.3.2001

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