La notte tra il 18 e il 19 maggio l’Etna, dopo un periodo di relativa quiete, è tornata a farsi sentire. Un breve parossismo alla “Bocca della Sella” al Cratere di Sud-Est, con lancio di cenere e lapilli sul versante orientale. Se è vero che nulla succede per caso, in molti hanno associato questa breve attività eruttiva alla scomparsa del Maestro Franco Battiato. Quasi come se l’Etna, a modo suo, avesse voluto onorare e salutare la scomparsa del suo illustre figlio. I vulcanologi dell’INGV di Catania, Alessandro Bonforte ed Eugenio Privitera, con un articolo sul blog dell’Istituto di vulcanologia hanno scritto: ‹‹Oggi una nuova fontana di lava dell’Etna saluta il primo giorno senza uno dei più grandi artisti contemporanei. Da amanti della bellezza in tutti i suoi aspetti, della creatività, della natura e della sua perfezione, non possiamo che essere toccati dalla mancanza di una figura, quella del Maestro Franco Battiato, che aveva fatto della conoscenza e della cultura la sua principale fonte d’ispirazione. E così – concludono i due vulcanologi – vogliamo pensare che anche la mamma di tutto il popolo etneo, la nostra montagna viva che ci accudisce e ci bastona tutti, abbia voluto piangere oggi uno dei suoi figli più vulcanici con questa fontana di lava all’alba che illumina il primo giorno buio. Per noi, e speriamo per tutti, questa del 19 maggio 2021 resterà la “Fontana di Franco Battiato”. Ciao Maestro.››. (Foto scattata dal Vulcanologo Boris Behncke alle prime luci dell’alba)