S’interrompe al Partenio Lombardi di Avellino il sogno promozione del Catania. I ragazzi di Zeoli perdono 2 a 1 contro l’Avellino, ma non hanno per nulla demeritato. Anzi per quasi tutta la partita gli etnei hanno accarezzato il sogno di superare il turno. Tutta la partita è stata una girandola di emozioni: si è passati dall’entusiasmo sfrenato dopo il gol di Cianci al pessimismo cosmico dopo il gol di D’Ausilio dell’Avellino nei minuti finali. Una di quelle partite decisamente da vietare ai deboli di cuore. Per come si erano messe le cose nel primo tempo, un’eliminazione davvero amara dai play-off.
Il Catania passa subito in vantaggio, al decimo minuto, con un gol spettacolare di Cianci e tiene il pallino del gioco per tutto il primo tempo. Un primo tempo che, la squadra etnea, gioca nel migliore dei modi ricalcando la prestazione di qualche giorno fa al Massimino. Le cose cambiano nella ripresa con alcuni giocatori rossazzurri che manifestano un evidente calo fisico, inoltre, la squadra etnea nella ripresa, mostra un atteggiamento troppo rinunciatario. Ne approfitta l’Avellino che schiaccia il Catania nella propria difesa e raggiunge il pareggio, al 52esimo, con il gol di Liotti. Il Catania soffre, soprattutto sulle fasce, ma continua a credere nell’impresa. Sogni che s’infrangono, a 7 minuti dalla fine, con il gol di D’Ausilio. Un gol inaspettato che gela il Catania e tutti i tifosi rossazzurri. Un gol dell’Avellino che viene propiziato da un rimpallo. Catania, quindi, condannato anche dalla cattiva sorte con alcuni episodi poco favorevoli.
Per i rossazzurri c’è anche da recriminare una nitida azione gol sciupata da Cianci che, a tu per tu con il portiere avversario, si fa ipnotizzare. Un gol che Pietro Cianci, comunque, sbaglia a causa della stanchezza. Nulla, tuttavia, si può rimproverare ad un giocatore che in campo ha dato il massimo e con il suo gol, per buona parte dell’incontro, ha fatto sognare tutta Catania. La squadra di Zeoli nella doppia sfida probabilmente paga, rispetto all’Avellino, una panchina troppo corta e l’assenza di sostituti validi. Il Catania esce dai play-off con tanto rammarico ma, certamente a testa alta.