Gli echi lontani della guerra in Ucraina sono arrivati anche in Italia. Negli ultimi giorni, a causa dei problemi di approvvigionamento delle materie prime, stiamo assistendo inermi ad un aumento incondizionato dei prezzi di molti beni di consumo. Anche i catanesi sono stati costretti a fare i conti con il proprio portafoglio. Il costo del pane si aggira intorno ai 3,50 euro al chilo, ma è senz’altro l’aumento vertiginoso della benzina che sta destando maggiore preoccupazione tra gli automobilisti catanesi.
Stamattina in alcune aree di servizio, della zona pedemontana etnea, il costo del diesel ha raggiunto i 2,17 euro al litro, mentre la super senza piombo ha toccato i 2,22 euro al litro. Numeri da capogiro che fino a qualche tempo fa erano inimmaginabili. ‹‹Stamattina nel fare il pieno, prima di andare a lavorare, sono rimasto scioccato. Non si può andare avanti così. Devono togliere le accise sul carburante››. Ci ha detto Francesco che di lavoro fa l’agente di commercio.
Sullo stesso tono le parole di Antonella che di mestiere fa l’insegnante ed è costretta a fare 50 chilometri al giorno: ‹‹Non se ne può più! Se continuano questi aumenti non so più se conviene andare a lavorare››. Un malcontento diffuso che sta montando anche sui social. Abbiamo interpellato sulla questione alcuni parlamentari locali che, tuttavia, hanno preferito per il momento non commentare.