Il Catania incassa l’ennesima sconfitta tra le mura amiche. Stavolta, tuttavia, a testa alta. Una partita davvero stregata per i ragazzi di Baldini che in 97 minuti di gioco le provano tutte ma, quando ti capita la giornata storta nulla ci può. Un Catania che probabilmente paga il brutto momento di Luca Moro. L’attaccante che, nel girone d’andata, non ne sbagliava una adesso sbaglia anche i gol più facili. Lui ci prova e ci mette l’anima ma anche le giocate più semplici non gli riescono. Una fase di appannamento del bomber etneo che i tifosi sperano passi in fretta. Ai punti senz’altro gli etnei avrebbero vinto, basti pensare alla serie infinita di calci d’angolo battuti dal Catania. Ma la porta di Baiocco sembrava stregata. E’ mancato quel pizzico di fortuna che in altre occasioni ha premiato la squadra di Baldini. Dea bendata che, invece, stavolta ha aiutato la Paganese. Comunque vanno fatti i complimenti all’allenatore della squadra campana. Grassadonia dimostra di aver studiato bene gli etnei limitandone l’esplosività. Un Catania comunque stanco e meno dinamico rispetto alle ultime uscite; giocatori come Greco e Cataldi oggi hanno giocato al di sotto dei loro standard. Migliori in campo per i rossazzurri Russini e Albertini. Quest’ultimo si è dannato l’anima ma non è bastato a cambiare l’inerzia della partita. Il Catania incassa questa ennesima sconfitta ma non c’è il tempo per soffermarsi ad analizzare gli eventuali errori. Baldini deve resettare tutto, sabato c’è già la possibilità di riscattarsi contro l’Avellino. (Foto courtesy @calciocatania)