Un Catania corsaro si fa strada nella nebbia del “Partenio-Lombardi” di Avellino. Chi aveva ancora in mente il Catania visto contro la Turris probabilmente si sta strofinando gli occhi. Gli etnei sono scesi in campo in maniera convincente e con il piglio di chi scende in campo con l’idea di accaparrarsi i tre punti. Il film della partita ce lo siamo immaginato da tempo: cross al bacio di Kevin Biondi per la testa di Emanuele Pecorino che fa gol. Due figli di Catania che, per una volta, sono profeti in patria. Certo qualcuno potrà obiettare che l’Avellino, decimato dagli infortuni causa Covid-19, non giocava da 18 giorni. Anche il Catania, tuttavia, non era da meno con diverse assenze, tra infortunati e positivi al Covid-19. Tonucci, Piccolo Dall’Oglio e Martinez sono titolari inamovibili nelle idee di Peppe Raffaele. Il Catania finalmente ha meritato la vittoria. Senza se senza ma. Il merito senz’altro è di un ritrovato centrocampo con interpreti d’eccezione: Welbeck, Rosaia e Maldonado. I tre ci hanno messo grinta e cuore interpretando alla perfezione i dettami dell’allenatore. Non per niente Welbeck è da considerarsi migliore in campo. Un Catania che avrebbe potuto vincere con più gol di scarto se non fosse per i meriti del giovane portiere irpino che ieri, a quanto pare, era in giornata di grazia. Su tutte: le parate miracolose sul tiro di Maldonado e sul tiro di Pecorino. Una parentesi a parte la merita proprio Emanuele Pecorino che ci crede sempre di più e, soprattutto, con i suoi gol, ben tre finora, sta entrando nel cuore dei tifosi. Nell’attesa di un imminente passaggio di società, il Catania c’è…