Una squadra senza anima e senza idee difficilmente può andare lontano. Quella cui abbiamo assistito è una delle peggiori partite disputate dalla squadra etnea in questa stagione. Non si possono regalare 3 punti ad una squadra derelitta con un rendimento, nelle ultime giornate, da retrocessione. Ma, soprattutto, non si possono prendere gol sugli sviluppi di un calcio d’angolo come quello che ha subito il Catania. La Turris, imbottita di giovani, gioca una partita onesta, senza fronzoli. Si difende ordinatamente e prova a pungere in contropiede. Il Catania, invece, entra in campo senza idee, con le solite verticalizzazioni. A molti è sembrato di aver rivisto la stessa partita di domenica scorsa contro il Teramo. Difficile a questo punto trovare alibi. La squadra messa in campo da Raffaele nel primo tempo mostra le solite lacune in mezzo al campo. Le cose vanno sicuramente meglio nella ripresa con dei cambi sensati. Ma evidentemente il danno era già stato fatto. Il gol subito nel primo tempo pesa come un macigno sulla testa dei giocatori rossazzurri. Prova ne è senz’altro il rigore sbagliato da Piccolo che, nella sua carriera di rigori ne ha sbagliati davvero pochi. Se poi aggiungiamo che lo stesso Piccolo, subito dopo aver sbagliato il rigore, ha anche commesso un fallo di frustrazione su un avversario, allora c’è davvero da riflettere. Sul Catania all’improvviso sono calate le tenebre. E di questo avviso è anche Vincenzo Guerini: ‹‹I risultati come questi sono sotto gli occhi di tutti. Stiamo attraversando un periodo veramente brutto sotto tutti i punti di vista. La squadra, che fino ad un mese e mezzo fa era veramente fantastica sotto tutti i punti di vista, ha avuto un crollo psicofisico e tecnico ingiustificato. La squadra in alcuni frangenti della partita sembra non crederci più. Nessuno rema contro pertanto non riusciamo a capire cosa stia succedendo. Dobbiamo per forza fare qualcosa perché non si può accettare passivamente questa situazione.››. L’epilogo di una fase critica che ha spinto gli organi societari al cambio tecnico. Uno scossone necessario per cambiare aria e smuovere una squadra che nelle ultime partite ha dimostrato di aver perso il carattere. L’ennesimo risultato negativo che è costato la panchina a Peppe Raffaele. Al suo posto siederà sulla panchina etnea Francesco Baldini.