Un 38 enne catanese era stato ristretto da poco agli arresti domiciliari nella sua casa in centro, con il dispositivo di controllo elettronico, ma probabilmente, mal sopportando la calura estiva, aveva pensato di poter uscire semplicemente sganciando il “braccialetto” e lasciandolo nella sua stanza.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile, però, hanno ricevuto l’allarme che segnalava l’allontanamento dell’uomo dal dispositivo, e, in una manciata di minuti, sono intervenuti presso il suo appartamento.
Ad aprire la porta, ovviamente, non è stato lui ma il padre che, assonnato vista l’ora tarda, ha riferito ai militari di non sapere dove fosse il figlio.
I militari dell’Arma hanno, così, segnalato l’effettiva “fuga”, dando il via alle ricerche in costante coordinamento con la Centrale Operativa, mediante la perlustrazione delle zone circostanti da parte di tutti gli equipaggi già presenti sul territorio.
In tale contesto, i Carabinieri, dopo solo una ventina di minuti, lo hanno intercettato in una strada poco distante, intento ad uscire da un locale notturno e lui, vedendo la pattuglia, ha tentato di allontanarsi e rientrare a casa prima di essere fermato. Il fuggiasco, però, non poteva immaginare che ad attenderlo nei pressi dell’ingresso del palazzo vi fosse un ulteriore equipaggio del Nucleo Radiomobile che, opportunamente “nascosto”, attendeva il suo rientro. Il 38enne pertanto è stato subito bloccato e arrestato per evasione, provvedimento che l’Autorità Giudiziaria ha convalidato, ricollocandolo ai domiciliari.