Il Catania chiude mestamente, al primo turno dei play off, una stagione difficile. Un epilogo amaro per i tanti tifosi che speravano in un miracolo calcistico, ma probabilmente di miracoli calcistici da queste latitudini non ne avvengono. Col senno di poi bisogna ammettere che, probabilmente, la lunga querelle legata alla cessione societaria, oltre all’ambiente, ha destabilizzato anche la squadra. Quello che abbiamo visto in campo è il peggiore Catania della gestione Baldini. Proprio quando occorreva tirare fuori gli attributi il Catania non risponde. La squadra prova ad attaccare sin dalla prime battute di gioco ma non riesce a sfondare soprattutto grazie alle grandi parate di Fumagalli, che sin dai primi minuti di gioco dimostra di essere in giornata di grazia. Di contro l’estremo difensore degli etnei, Martinez, oggi disputa la peggiore partita in maglia rossazzurra.
Proprio nel match più importante dell’anno Martinez mette in rassegna una serie di errori che certamente, oltre ad aver compromesso il risultato, certificano inevitabilmente la sua ultima apparizione con la maglia del Catania. In realtà, nei primi 25 minuti di gioco, il Catania aveva ben figurato dimostrando una certa supremazia territoriale, tuttavia, alla lunga è uscito fuori il Foggia. Marchionni, tecnico del Foggia, è riuscito da una parte, a bloccare le fonti di gioco del Catania, dall’altra, a difendersi ordinatamente colpendo il Catania in contropiede.
Insomma, una partita studiata con attenzione dal tecnico dei satanelli che è riuscito a colpire la squadra etnea nei suoi punti deboli. Quella di oggi è stata una vera e propria disfatta per il Catania. Dei protagonisti in campo si salvano solo in tre: Maldonado, Welbeck e Reginaldo. Sugli altri, oggi, meglio stendere un velo pietoso. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca ai tifosi soprattutto se si considera l’attuale situazione societaria. Ad oggi, le prospettive per il futuro sono davvero incerte.