Il Catania perde in casa con il Giugliano. L’ennesima sconfitta casalinga per 3 a 2 che mette a nudo le solite criticità della squadra etnea. Da una parte il poco carattere della squadra di Zeoli, dall’altra le solite amnesie difensive. Stavolta, comunque, c’è anche dell’altro. Stavolta c’è di mezzo anche la cattiva sorte. Come non pensare alla clamorosa papera di Furlan nell’episodio del pareggio del Giugliano? O, comunque, come non pensare ai due episodi nitidi da rigore che l’arbitro ha ignorato?
Certo non ci si può appigliare agli alibi, ma hanno decisamente il loro peso nel computo totale dell’incontro. Una sconfitta davvero pesante, quella subita dal Catania, che rischia di risucchiare la squadra etnea nelle sabbie mobili dei play out. Una sconfitta che mette a rischio l’intera stagione. Adesso il Catania deve guardarsi dalle dirette inseguitrici con in primis la Turris. Eppure il Catania era subito passato in vantaggio, sin dai primi minuti di gioco, mantenendo il vantaggio per tutto il primo tempo. Una prestazione gagliarda con diverse occasioni da gol sciupate dagli etnei. Un primo tempo positivo che, in qualche modo, aveva illuso i tifosi.
Le cose, comunque, cambiano nella ripresa quando al secondo minuto una papera colossale di Furlan permette a Salvemini del Giugliano di riacciuffare il pareggio. Un secondo tempo che scuote i tifosi dal loro sogno e li riporta bruscamente alla cruda realtà. Il Catania ritorna ad essere quella squadra problematica che, nelle ultime partite, ha collezionato una serie di pessimi risultati: appena 4 punti nelle ultime 4 partite. Lasciano perplessi anche certe scelte di Michele Zeoli, come la sostituzione, al sessantaduesimo minuto, di Peralta, fino a quel momento, migliore in campo tra gli etnei. Alla fine il risultato sorride ai campani e costringe il Catania ad un fine campionato da incubo.