Il Catania perde il primo round della finale di Coppa Italia di serie C. A Padova finisce 2 a 1 per i padroni di casa, una sconfitta che poteva essere più larga ma i rossazzurri, nel secondo tempo, riescono a limitare i danni grazie al gol di Salvatore Monaco. A tenere banco, tuttavia non è la partita di per sé ma, piuttosto, gli incidenti causati, nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo, da un manipolo di ultras catanesi che hanno invaso il terreno di gioco scontrandosi con i tifosi avversari e con la polizia. Un fatto davvero grave che macchia il clima festoso della finale e comporterà, inevitabilmente, anche sanzioni per la società etnea.
Incidenti che hanno ammutolito gli spalti nel secondo tempo e hanno fatto disputare la seconda parte della partita in un clima a dir poco surreale. Per quanto concerne il calcio giocato, a Padova si è visto il solito Catania con le solite criticità. Nonostante la buona volontà dei ragazzi di Zeoli sono bastati i soliti svarioni difensivi a compromettere il risultato. A Padova prosegue anche il digiuno di gol degli attaccanti etnei, non è bastato il ritorno in campo di Samuel Di Carmine per cambiare questo trend negativo.
Anche oggi dopo le pessime prestazioni in mediana di Sturaro e Ndoj in molti si domandano in base a quale criterio è stata fatta la campagna acquisti di gennaio? Sicuramente meglio in campo il Catania della ripresa, probabilmente grazie anche alle tante sostituzioni. Il Catania trova il gol, che permette ai rossazzurri di sperare nel ritorno, solo all’82esimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Peralta, uno dei migliori in campo tra gli etnei, crossa dal corner per la testa di Monaco che trova il gol. Una rete importantissima che accende una speranza nei tifosi catanesi per una rimonta che non appare impossibile.