Dopo il pronunciamento del Tar di Catania che, nei giorni scorsi, si è pronunciato a favore della ditta Afedil Costruzioni permettendo alla stessa ditta di iniziare i lavori per la costruzione di una palazzina sull’antica sorgente di Cibali sono state tante le prese di posizioni contro una lottizzazione che metterà a rischio un sito storico e di grande importanza idrogeologica. Sulla questione sono intervenuti anche i consiglieri comunali dell’MPA al comune di Catania che hanno invitato il sindaco Trantino a correre ai ripari.
Il gruppo Mpa al Consiglio Comunale con in testa il capogruppo Orazio Grasso e i consiglieri Serena Spoto, Daniela Rotella e Angelo Scuderi esprime profonda preoccupazione riguardo a quello che dalla stampa è stato denominato caso “via Dilg” ed in particolare rispetto alla decisione del Tar di dare torto all’amministrazione comunale che dovrà dunque rilasciare l’autorizzazione ad un’azienda edile, la Afedil Costruzioni, per poter costruire una palazzina che nascerà proprio sulla sorgente di Cibali.
Una vicenda che, secondo i consiglieri del gruppo MpA, se non fosse drammaticamente seria risulterebbe comica. L’accoglimento del ricorso presentato da Afedil Costruzioni contro le prescrizioni poste dall’amministrazione sul nuovo permesso a costruire, definite dall’azienda “assolutamente illegittime e pretestuose”, mostra tutta l’inadeguatezza nella gestione della vicenda da parte della burocrazia comunale, anche perché la vicenda si inserisce all’interno di un quadro generale a dir poco allarmante per tutto il quartiere di Cibali.
Dopo la convenzione sul social housing, il caso dell’ipermercato Eurospin di via Castaldi e questa sentenza del Tar su via Dilg, sembra prospettarsi lo spettro di una nuova stagione di aggressione edilizia a Cibali, dinanzi alla totale impotenza dell’amministrazione comunale, in un quartiere che, come si evince nelle linee guida del piano regolatore è già considerato fin troppo urbanizzato.
Il gruppo Mpa, dunque, ritiene doveroso e auspica prima possibile un intervento del sindaco Enrico Trantino che possa porre rimedio alla questione.