Oltre all’emergenza sanitaria, gli abitanti dei paesi etnei devono far fronte ad un’altra emergenza quella causata dalla cenere vulcanica. Parte da un consigliere comunale il disperato appello di una intera comunità alle prese con una vera e propria emergenza. Il consigliere comunale in questione è Bruno Spitaleri, che siede tra i banchi dell’opposizione in quel di Pedara. L’emergenza di cui parla Spitaleri è quella causata dalle continue eruzioni dell’Etna che sta riversando cenere e lapilli sui paesi etnei. ‹‹All’emergenza sanitaria si aggiunge una nuova emergenza che ha colpito gli abitanti dei centri pedemontani: la cenere vulcanica. L’Etna durante i recenti parossismi – ha detto Bruno Spitaleri – ha catapultato su alcuni paesi della provincia catanese enormi quantità di cenere e lapilli che, oltre a ricoprire piazze, strade e terreni, ha ricoperto tetti e intasato le grondaie delle abitazioni. Così i cittadini di comuni quali: Pedara, Nicolosi, Zafferana, Trecastagni, Mascalucia, San Giovanni La Punta, Tremestieri Etneo e Linguaglossa, per citarne alcuni, hanno dovuto chiamare, o dovranno farlo, delle ditte specializzate nella pulizia di tetti e grondaie. Un costo, in questo momento di crisi, talvolta insostenibile per le famiglie. La regione siciliana – prosegue Spitaleri – non può abbandonare queste famiglie in un momento d’emergenza come questo. I soldi che sono stati stanziati dalla regione per fare fronte all’emergenza cenere, circa 1 milione di euro, sono davvero poca cosa in relazione al tipo di emergenza. Spero vivamente che il mio appello venga ascoltato perché la situazione, per chi vive ai piedi dell’Etna, è diventata insostenibile…››.