Tra gli indagati dell’operazione antimafia report c’è anche il deputato regionale Luca Sammartino. All’esponente regionale di Italia Viva si contesta l’ipotesi di reato di corruzione elettorale. Nello specifico la Procura di Catania ha ricostruito uno “scambio” con il boss Girolamo “Lucio” Brancato. Secondo la Procura il boss avrebbe portato voti al deputato regionale, in occasione delle elezioni regionali del 2017 in cambio di alcune “utilità”. Tra queste, secondo l’accusa: un posto di lavoro al nipote di Brancato alla Mosema, azienda di raccolta dei rifiuti, e la rimozione di una cabina telefonica nei pressi della pizzeria della moglie del boss a Massa Annunziata (frazione di Mascalucia). A Sammartino che, tuttavia, non è destinato alcun provvedimento da parte del Gip, è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini. Il legale di Luca Sammartino, l’avvocato Carmelo Peluso, sulla vicenda ha detto: ‹‹Ci difenderemo in maniera adeguata appena conosceremo i dettagli della contestazione››. Sull’indagine a suo conto l’onorevole Sammartino dice: ‹‹Apprendo la notizia dagli organi di stampa. Sono consapevole di non avere commesso alcun reato. Quando avrò contezza degli atti, sarò in condizione di replicare e mi difenderò adeguatamente››.
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