Nella “barca-fioriera” progettata dagli studenti del Liceo Cutelli c’è tutto il profondo significato sociale dell’orto urbano che Dusty realizzerà e regalerà alla Civita di Catania. La barca come simbolo dell’identità dello storico quartiere, antico borgo marinaro; la fioriera come allegoria della natura che va curata e coltivata. «È un segno, un inizio di una rivoluzione culturale di cui la città ha bisogno» ha affermato Rossella Pezzino de Geronimo – amministratore di Dusty e ideatrice dell’iniziativa – durante la presentazione del progetto ai residenti della zona, in Largo XVII Agosto. «Proprio i cittadini ne sono protagonisti perché, grazie alla coltivazione condivisa di prodotti ortofrutticoli biologici, potranno riappropriarsi della bellezza di questi spazi, anche e soprattutto attraverso momenti di aggregazione con le nuove generazioni – ha continuato Rossella Pezzino de Geronimo – Piantare un seme, coltivarlo, vederlo germogliare insieme è l’educazione più bella che possiamo trasmettere ai giovani, perché improntata sui valori più puri, che non possiamo e non dobbiamo perdere.».
E non è un caso che il primo orto urbano di Catania nasca alla Civita, «perché questo quartiere ha tutte le caratteristiche per poter fare da traino alle altre aree cittadine – ha dichiarato l’amministratore Dusty – Il nostro è un esperimento pilota che l’Amministrazione comunale può estendere agli altri quartieri. Voglio anche essere d’esempio ad altri imprenditori affinché investano nella città e per la città con progetti etici come questo».
L’attenzione del Comune non è mancata: erano presenti l’assessore alla Pubblica Istruzione Barbara Mirabella, il presidente del I Municipio Paolo Fasanaro insieme a diversi consiglieri, il Rup presso la Direzione Politiche per l’Ambiente Carmelo Bisignani. «Ringrazio Dusty e il suo amministratore per quest’esempio concreto di cittadinanza attiva, per aver sperimentato un nuovo modo di mettere insieme impresa e senso civico – ha detto l’assessore Mirabella – Ringrazio gli studenti del Cutelli perché hanno raccolto con passione i bisogni reali della Civita, proponendo non semplici vasi da installare ma uno spazio adibito per migliorare la qualità della vita del quartiere».
Giorgia Certo, Azzurra Mortillaro, Jasmine Romeo, Vincenzo Sansone Grimaldi di Nixima e Federica Spampinato sono i cinque liceali che, con una precisione tecnica straordinaria per la loro età, hanno immaginato «un percorso agro-letterario suddiviso in 5 aree: la prima per la coltivazione della terra grazie ai “cassoni-orto”, la seconda per l’attività fisica, poi l’area ludica per i bambini, un’altra per stendere i panni, e infine l’area della socializzazione caratterizzata dalle “orto-panche”».
Parole di plauso anche da parte della dirigente scolastica del Liceo Cutelli Elisa Colella: «Questo progetto straordinario – ha affermato – ha dato ai nostri ragazzi la possibilità di entrare in contatto con l’anima di un quartiere che non conoscevano. Nel loro percorso di scoperta e di studio, accompagnati in modo esemplare dalla prof.ssa Francesca Ferreri, hanno recuperato le antiche tradizioni di questa realtà per valorizzarle nel presente. Ed è qui che si racchiude l’importante valore didattico di questa esperienza».
Nell’occasione Rossella Pezzino de Geronimo ha annunciato di aver già procurato la barca in legno per la costruzione della fioriera, nonché la donazione di due prue da parte di abitanti della zona. Al termine dell’incontro, i numerosi “civitoti” presenti hanno voluto ringraziare dedicando agli studenti un’antica ninna nanna, intonata con sincera emozione e a nome di tutti, da Carmelo Zuccaro.