Salvo Mavica, Segretario organizzativo regionale della Uil Scuola, è intervenuto al dibattito organizzato da Etneanews sulla riapertura delle scuole in Sicilia. Salvo Mavica ha espresso enormi dubbi sulla riapertura delle scuole in Sicilia: ‹‹Il Ministro Bianchi è bravissimo, dice che va tutto bene, che la scuola deve essere aperta ma sapete qual è uno dei motivi che ha spinto il ministero ad aprire la scuola, che è sfuggita a molti? Quello economico. Siccome tutte le attività commerciali devono essere aperte allora è giusto che sia aperta anche la scuola. Ma sono due situazioni completamente diverse. La scuola è una comunità. Nella scuola i ragazzi stanno cinque o sei ore con le mascherine in ambienti angusti, in aule piccole. Il Ministro ci deve spiegare cosa ha fatto per tenere i ragazzi in sicurezza? Quando ci dicono che le scuole si devono aprire in sicurezza, cosa intendono per sicurezza? Questi ci parlano con i presidi? Hanno contezza delle condizioni in cui versano la maggior parte degli istituti scolastici? Ci devono dire, una volta per tutte, – prosegue il Segretario organizzativo regionale della Uil scuola – cosa intendono per sicurezza? Ci devono far capire come sia possibile fare il distanziamento in classi anguste, con oltre venti alunni? Nel caso ci fossero due contagiati in classe allora vanno in dad? Cosa vogliono fare? Si vuole chiudere la scuola quando si contagiano tutti? Oppure vogliono evitare che si diffonda la pandemia ancora di più? Come si possono aprire le scuole vista l’assenza di tanti docenti? Come si possono aprire le scuole con il personale Ata insufficiente? Al ministero perché non hanno pensato di fare assunzioni straordinarie? Inutile fare vedere nei telegiornali le scuole all’avanguardia del nord Italia, con classi che noi qui ci possiamo soltanto sognare. Qui in Sicilia la situazione degli istituti è disastrosa. La scuola in Sicilia negli ultimi tre anni, durante la pandemia, ha funzionato solo per la buona volontà, per l’abnegazione, per la professionalità e la serietà dei docenti. Gli stessi docenti che si sono premurati e preoccupati solamente di stare vicini agli alunni, ma non sono stati messi nelle condizioni agevoli di poterlo fare. Si parla tanto di sicurezza, ma ancora non c’è nemmeno la disponibilità delle mascherine FFP2 nelle scuole. Però, si parla di scuole in sicurezza. Figuriamoci altro. Sono state effettuate le disinfestazioni nelle scuole? Nella maggior parte dei casi, questo compito è stato affidato ai collaboratori scolastici con strumenti non certo funzionali alla causa. La sanificazione va programma e fatta seriamente affidandosi a ditte specializzate. – ha spiegato Salvo Mavica – Il collaboratore scolastico deve essere dotato di tutti quei presidi di sicurezza per potersi occupare di questo. Questo personale va garantito secondo quanto previsto dalle leggi in materia. E’ invece, malgrado tutto, queste persone continuano a lavorare. Noi non chiediamo favori, vogliamo solo che le cose vengano fatte secondo le regole, in tutta sicurezza. La Uil Scuola, in tutti i tavoli tecnici ai quali ha preso parte, tutte queste criticità le ha rappresentate. Abbiamo sempre detto che per aprire la scuola in sicurezza va garantito il distanziamento, va potenziato l’organico ed eventualmente vanno sdoppiate le classi. Insomma – conclude Salvo Mavica – le scuole in questo momento non rappresentano nessuna sicurezza.››
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