I sindaci di molti comuni etnei tengono duro e chiudono le scuole quasi a sfidare le decisioni del governo centrale. Un coro quasi unanime quello dei sindaci che mantengono la linea scelta nella mattinata dall’assemblea dei sindaci dell’Anci. Questo è quanto ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco di Gravina, Massimiliano Giammusso: ‹‹Confermo che in ossequio a quanto concordato in assemblea Anci con gli altri sindaci siciliani, e in particolare con i colleghi della Città Metropolitana di Catania, stiamo procedendo ad ordinanza contingibile e urgente per motivi igienico sanitari di sospensione delle attività didattiche in presenza per ogni scuola di ordine e grado da domani giovedì 13 gennaio a sabato 15 gennaio compreso. Ciò appare necessario vista la ancora preoccupante situazione dei contagi nella nostra città.›› Gli fanno eco le decisioni dei sindaci di Mascalucia e Sant’Agata Li Battiati che hanno entrambi chiuso le scuole dei loro comuni. Così come ha deciso di chiudere le scuole, per tutelare la salute dei ragazzi e degli operatori scolastici, anche il primo cittadino di Catania, Salvo Pogliese. Stessa decisione presa anche dal sindaco di Valverde, Angelo Spina, che sui social ha così spiegato la sua decisione: ‹‹Ho deciso nell’ambito delle mie competenze di autorità sanitaria locale, di chiudere le scuole fino a sabato con ordinanza sindacale. Ogni decisione è sempre figlia di un’unica certezza: l’amore per la nostra comunità.›› Unica voce fuori dal coro quella del sindaco di San Giovanni La Punta, Antonino Bellia, che ha deciso di aprire regolarmente le scuole rispettando le decisioni del governo centrale e dell’assessorato regionale. Tuttavia, nel suo post pubblicato su Facebook il sindaco Bellia ammette che la situazione dei contagi è particolarmente preoccupante e delicata.