Tagli del personale scolastico in Sicilia, Salvo Mavica Uil Scuola: a Catania situazione drammatica

Una scure si sta abbattendo sul mondo della scuola in Sicilia. L’organico degli insegnanti nell’Isola, per l’anno scolastico 2025/2026, è in forte riduzione. Dati alla mano il taglio dei posti è di 637 docenti, di cui 34 unità mantengono ancora la riserva. A pagare il prezzo più alto di questi tagli è la provincia di Catania, dove si perderanno 115 docenti, seguita da Palermo 100, Messina 85, Trapani 75, Siracusa 70, Agrigento 65, Ragusa 55, Caltanissetta 37 e 35 a Enna.

‹‹Quello cui stiamo assistendo è un taglio ingiustificato del personale scolastico che, inevitabilmente, condizionerà la didattica. – ha affermato Salvo Mavica, Segretario territoriale provinciale di Catania della Uil Scuola – Con la riduzione del corpo docenti si andrà incontro alla creazione di classi “pollaio”. Questo, senza alcun dubbio, comporterà enormi difficoltà con la didattica. I docenti non potranno dedicare la stessa attenzione a tutti gli alunni, creando divario tra gli stessi. Quello delle classi numerose (pollaio) – prosegue Salvo Mavica – è un problema che colpirà, inoltre, le classi degli istituti tecnici dove le ore di laboratorio saranno inevitabilmente razionate, a discapito della didattica. Un problema che investe anche il personale ATA con organici sempre più ridotti, ma di contro obblighi di lavoro sempre più delicati e onerosi. Insomma, – conclude il Segretario provinciale di Catania della Uil Scuola – la riduzione degli insegnanti ci riporta indietro negli anni e comporterà una regressione del mondo della scuola e di conseguenza della società››.

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