Un Catania a mezzo servizio non va oltre il pareggio ad Andria. Un Catania, quello visto nella trasferta pugliese, lontano parente di quella squadra arrembante che ha deliziato, in più di una occasione, i tifosi etnei. Una partita che il Catania avrebbe dovuto vincere ma così non è stato, anzi, se non fosse stato per il guizzo vincente di Russotto, la squadra etnea avrebbe rischiato di incassare una pesante sconfitta. I giocatori etnei scesi in campo in quel di Andria sono apparsi poco concentrati. La formazione che ha messo in campo Baldini nel primo tempo ha mostrato molte lacune. Probabilmente è lo stesso allenatore a rendersene conto. Fra le tante, la posizione sbagliata di Greco. Con l’ingresso in campo di Russotto, tuttavia, e con lo spostamento di Greco al centrocampo le cose sono un po’ cambiate. Proprio da Russotto, senz’altro il migliore in campo degli etnei, è arrivato il guizzo vincente che ha permesso al Catania di pareggiare i conti. Insomma, una partita che ha lasciato l’amaro in bocca ai tifosi; quella che sulla carta doveva essere una partita facile si è trasformata in un difficile travaglio. Inutile buttare la croce addosso alla difesa, ad Andria non hanno funzionato nemmeno quei reparti che ad inizio stagione avevano emozionato e meravigliato i tifosi del Catania: attacco e centrocampo. Lo stesso Moro, al cospetto di una delle difese più perforate del campionato, è sembrato la brutta copia di quel giocatore che aveva deliziato tutti. Adesso bisogna resettare tutto e ritrovare l’entusiasmo per il prosieguo della stagione.