Il Catania, per lo sconforto dei suoi tifosi, torna sconfitto dalla trasferta di Taranto. I pugliesi vincono per 1 a 0 una partita non certo emozionante. Una sconfitta che pesa per il morale della squadra e pesa, soprattutto, per il morale dei tifosi che, da diversi anni a questa parta, caricano questa trasferta di importanti aspettative. L’ennesima sconfitta esterna che fa precipitare nello sconforto tutto l’ambiente. Una sconfitta che evidenzia le stesse problematiche degli ultimi tempi.
La squadra etnea non riesce a costruire azioni d’attacco degne di nota. Basti pensare che il primo tiro in porta degli etnei arriva solo al 66esimo su tiro da fuori area di Nana Welbeck. Davvero poca roba per una squadra ricostruita a gennaio per risalire la classifica. Un Catania che fa tre passi indietro rispetto alla vittoria di qualche giorno fa contro la Juve Stabia. La grinta e la rabbia messe in campo contro la capolista sono misteriosamente scomparse.
Un risultato negativo che di certo non rappresenta una buona premessa in vista della semi finale di Coppa Italia, contro il Rimini, in programma il 28 febbraio. Sotto questo aspetto non fa ben sperare il silenzio di Mister Lucarelli che, dopo la sconfitta di Taranto, decide di non parlare. Un’altra brutta tegola per la squadra di Ross Pelligra a ridosso di quello che dovrebbe essere il momento clou della stagione. Non ci va di mettere, per l’ennesima volta, sulla graticola gli attaccanti etnei. Probabilmente il problema va oltre. Quasi tutti i giocatori della rosa sembrano alle prese con un blocco mentale. Un problema che per il bene di tutti, va risolto una volta per tutte. Intanto, mercoledì 28 febbraio va fatta una impresa. I giocatori del Catania dovranno giocare contro il Rimini con il coltello tra i denti, i tifosi lo sperano. (Photo Catania FC)