“Il Cuore dell’Etna” questo il titolo del convegno che si svolgerà sabato 14 ottobre ore 10 presso il Mace-museo d’arte contemporanea Etnea (ex macello) via Vittorio Emanuele 7 Sant’Alfio.
L’Etna un gigante che domina la nostra isola ancora parzialmente sfruttato dal turismo interno e internazionale .
Un primo passo verso la normalizzazione è arrivato con la creazione del Parco dell’Etna e con l’entrata nella World Heritage List, la lista del Patrimonio dell’Unesco, il riconoscimento che ha senz’altro creato grande pubblicità con un incremento notevole di visitatori provenienti da tutto il mondo, generando flussi economici prima mai visti, ma se non ben gestito potrebbe negativamente cozzare sul territorio.
Strettamente legato a questo riconoscimento è il territorio del comune di Sant’Alfio, centro “sospeso” tra il mare Jonio e i crateri sommitali dell’Etna. Simbolo universalmente conosciuto – monumento messaggero di cultura di pace dell’Unesco – è il maestoso Castagno dei Cento Cavalli ma di rilievo sono il centro storico e, all’interno del parco dell’Etna, i dintorni: la grotta dei Ladri, il rifugio Citelli, i Monti Sartorius, il bosco della Cerritta e – lascito di una lontana glaciazione – la Betulla bianca dell’Etna.
Creare le condizioni per accogliere i turisti valorizzando la natura da sempre maestosa in questo territorio:
Attraverso l’utilizzo di mezzi a basso impatto ambientale, a piedi lungo i percorsi per fare trekking, la massiccia presenza delle guardie forestali per impedire che vengano sversati rifiuti, accesi fuochi per i pranzi al sacco fuori dalle aree dedicate o che moto e auto fuoristrada percorrano le zone protette mentre potrebbero accedere dagli accessi loro riservati. Tale attività proteggerebbe anche da pericoli, come gli incendi che sono spesso causati dalla volontaria o – in casi minoritari – involontaria mano dell’uomo, che possano coinvolgere la vegetazione e gli animali stanziali. La presenza di percorsi enogastronomici: la riscoperta della cucina tradizionale, dei vigneti autoctoni e di quelli incrociati con quelli importati, dalle coltivazioni delle specie di alberi da frutta o degli oliveti il cui frutto sta conquistando i mercati internazionali sono degli eccezionali punti di forza del territorio etneo da preservare dalla massificazione e dalla mistificazione a opera di produttori nazionali o esteri senza scrupoli.
Anche il settore pubblico deve dare un segno della presenza: il mantenimento della viabilità, spesso disastrata e con mucchi di rifiuti lungo i margini, il decoro dei centri urbani sono irrinunciabili per il feedback positivo dei viaggiatori. “Fare squadra”… è questa la mission degli amministratori locali!!!
Per i comuni interessati significherebbe tanto, in primis non parcellizzare l’offerta ma presentarsi con un unico prodotto alle manifestazioni e alle fiere del prodotto turistico, un’unica voce a testimonianza delle numerose potenzialità del territorio. Interverranno : inizio convegno saluti del Sindaco Dr.Alfio La Spina , On. Elena Pagana assessore ambiente e territorio, On. Dario Daidone deputato ARS, On. Giuseppe Zitelli deputato ARS. Interventi : Dr. Antonello Piraino direttore La Sicilia, Avv. Ignazio Puglisi Sindaco di Piedimonte e presidente del Gal terre dell’Etna, Dr. Alessandro Bonforte ricercatore Ingv, Nuccio Faro guida vulcanologica dell’Etna, prof. Giovanni Lutri vice presidente club per l’Unesco di Acireale, Alfonso Caltagirone ospitality manager azienda vitivinicola Villagrande, Carmelo Nicoloso guida naturalistica, Dr. Domenico Ciancio editore La Sicilia.