Oggi l’Etna ha dato vita all’ennesimo parossismo in poco meno di un mese. La fontana di fuoco dalla bocca di sud-est non è stata intensa come le precedenti ma è bastata a creare una nube di cenere e lapilli con una pioggia di materiale che si è riversato sui paesi del versante sud dell’Etna e su Catania. Una coltre di cenere vulcanica e lapilli che, in breve tempo, ha ricoperto la case e le strade di: Nicolosi, Pedara, Mascalucia, Gravina di Catania, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, Aci Bonaccorsi, Viagrande, Trecastagni, Valverde e Catania. Con non pochi disagi per la popolazione. Molti dei comuni colpiti da questa emergenza cenere, come ad esempio Gravina di Catania e Mascalucia, hanno già attivato le procedure per la rimozione e lo spazzamento della cenere vulcanica dalle strade e dai luoghi sensibili come le scuole. Proprio a causa della cenere vulcanica, diversi sindaci etnei, tra i quali quelli di Catania e Gravina, hanno emesso ordinanze con le quali vietano per le prossime 48 ore la circolazione dei veicoli a due ruote.